
Paola Castellucci
Sapienza Università di Roma
Occidentalismo: memoria e rimozione nelle banche dati
La memoria scientifica del XXI secolo verrà, in definitiva, tramandata in inglese attraverso banche dati, repository, articoli di riviste scientifiche, abstract, contributi a convegni e monografie, magari concepite in altre lingue e tradotte. Se da una parte è necessaria una lingua funzionale alla disseminazione globale, d’altra parte, però, l’inglese porta con sé un intero sistema culturale, e finisce per sollecitare una particolare visione del mondo, un “sapere situato” e una gerarchia di valori. Solo recentemente è stata affrontata la questione della “decolonizzazione” anche rispetto alle discipline del libro e documento. Nel presente contributo il focus è rivolto a banche dati e repository, con particolare riferimento alla valutazione della ricerca. Vengono proposti approcci interpretativi che derivano dai Cultural Studies e dalla Teoria postcoloniale.
Paola Castellucci, Presidente della SISBB-Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche e Direttore del Crilet (Laboratorio e centro di ricerca per l’informatica e la letteratura) insegna Documentazione/Teoria e storia dell’informazione presso Sapienza Università di Roma. Tra i suoi lavori: Dall’ipertesto al Web. Storia culturale dell’informatica, Laterza 2009; Carte del nuovo mondo. Banche dati e Open Access, il Mulino 2017; con Sara Mori: Suzanne Briet nostra contemporanea, Mimesis 2022.