
Annalisa Rossi
Soprintedenza archivistica e bibliografia della Lombardia
Pnrr in azione: quale governance per quale efficacia
Muovendo da una sintetica ricognizione delle misure e delle componenti del PNRR destinate al settore culturale e, in particolare, all’area delle biblioteche e degli archivi (Cultura e Innovazione per la PA), il paper rende conto di alcune istantanee del Piano, colto nella sua fase esecutiva e nei processi generatisi ai diversi livelli istituzionali per tradurlo in azione. La cosiddetta ‘messa a terra’ del PNRR, osservata dall’interno e con sguardo consapevole, impone considerazioni di metodo, prima che di merito, allocandone il potenziale di efficacia nel centro esatto di ogni possibile innovazione della Pubblica Amministrazione (quali Biblioteche e Archivi destinatari degli interventi sono): la cultura organizzativa e manageriale. Si può parlare di innovazione prodotta in assenza di trasformazione dei modelli di gestione e di passaggio dal modello burocratico a quello collaborativo? Si può parlare di valore pubblico prodotto senza che i processi presupposti transitino da un impianto di government monodirezionale e tendenzialmente top-down a un impianto di governance plurale e multilivello, capace di internalizzare la rete come metodo di gestione della conoscenza? Secondo quali indicatori gli output e gli outcome attesi si qualificano in termini di valore pubblico generato, nel contesto di perimetri istituzionali e strumenti manageriali non definiti dalle misure? Cercando di rispondere a questi interrogativi, mettendo a fattore comune il bagaglio metodologico e pratico dell’azione di tutela del patrimonio, si affronteranno i temi delle competenze professionali e della cultura istituzionale quali condizioni abilitanti imprescindibili per l’uso efficace delle risorse, nel quadro più ampio degli obiettivi di sostenibilità e di equità declinati dall’Agenda 2030 e dai relativi strumenti attuativi a livello europeo e nazionale.
Al MIC dal 2017, dirige attualmente le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche (SAB) della Lombardia, del Veneto e del Trentino Alto Adige, dopo aver condotto le SAB del Piemonte e della Valle d’Aosta, della Puglia, della Basilicata e gli Archivi di Stato di Genova e di Milano. Ha esperienza ventennale nel settore della istruzione, formazione superiore e ricerca, in Italia, in Europa e negli USA, come progettista, valutatore, docente, formatore. Si impegna nella testimonianza della tutela del patrimonio culturale come azione generativa di diritti umani e civili e abilitante lo sviluppo delle persone e delle comunità.